Assunta
(domenica 26 ottobre 2014)
Categoria:
Malinconia
STUDENTI IN GUERRA PER I CROCIFISSI NELLE AULE
07 del 26-10-2014
Buongiorno a tutti! Stavo scorrendo come solito i vari notiziari, e una sopratutte mi ha colpita, (anche se sono cose già ventilate da tempo). Esporre ii Crocifisso nelle aree pubbliche, sopratutto nelle aule scolastiche, è sempre stato un uso oltre che religioso, anche di costume italiano, da quando sono nata, l'ho sempre visto, quindi il voler togliere a tutti i costi il simbolo, mi fa paura, perchè questa volta non sono islamici o altro a volerlo, ma nostri connazionali studenti, e dal momento che le più grosse rivoluzioni, guerre e disordini vari, sono sempre partiti da movimenti studenteschi, questa notizia mi fa un po' paura. Certamente se si vuole togliere da luoghi pubblici tutti i simboli religiosi, penso che in Italia sarebbe un disatro, le maggiori opere d'arte sul nostro territorio, rappresentano appunto questo filone, che faranno gli studenti? Toglieranno Santi e Madonne da uffizi e musei? Allora bisognerebbe levare La pietà del Bernini e tutto ciò che rappresenta la religione cattolica. Posso a malapena capire se la protesta viene da stranieri che fanno i padroni in casa nostra, ma non capisco i nostri studenti, magari (anzi) certamente, venuti grandi sin dall'asilo all'ombra del Crocifisso, e questa è la notizia copiata ed incollata:
IL CASO
All’università di Firenze scoppia la guerra dei crocifissi, campagna degli studenti di sinistra per togliere il simbolo della Chiesa Cattolica. La mozione in Senato accademico: facciamo un censimento. Forza Italia dice: brutta storia!
L’ultimo atto, per ora, è stato quello di appenderne uno di cartone in un’aula a Novoli. Una provocazione, ma non solo. Soprattutto la risposta a chi dice «Scrocifiggiamo» tutto. E così a Firenze da un po’ di tempo è scoppiata la guerra dei crocifissi. Da quando il rettore Alberto Tesi circa un anno fa, in occasione della ristrutturazione dell’Aula Magna, ha deciso di far togliere il crocifisso e di non riappenderlo più, neanche a lavori terminati. Nelle aule e nei corridoi dell’università, dalle mura antiche di San Marco e quelle moderne di Careggi, passando per le aule di Novoli, i crocifissi sono diventati motivo di battaglia tra le varie fazioni studentesche.
Sono gli Studenti di Sinistra ad aver alzato il polverone lanciando la campagna «Scrocifiggiamo l’Università!». «Partiamo dal principio che l’università è un luogo libero e di libertà in cui non ci devono essere né crocifissi né altri simboli religiosi», spiega Federico Fantechi, degli Studenti di Sinistra. «Partiamo da Firenze - continua - per estendere il “muro bianco” e promuovere la rimozione di ogni suppellettile religiosa in tutte le Università». Per questo lui e la sua collega Alice Bindi, entrambi rappresentanti al Senato accademico, pochi giorni fa hanno portato una mozione davanti a rettore e professori in cui hanno chiesto la «rimozione di tutti i simboli religiosi» attraverso la loro «individuazione, rimozione e dismissione dai luoghi universitari».
Miei cari amici, brutta storia e tempi bui per il nostro martoriato paese.